Vincenzo Greco è uno dei più importanti scultori contemporanei italiani, noto per la sua capacità di catturare l'anima dei suoi soggetti con la sua arte. La scultura di Tomasi di Lampedusa è una delle sue opere più significative, che combina il realismo con la simbologia per creare un'immagine di grande impatto.

L'opera rappresenta Tomasi di Lampedusa seduto su una panchina, con le mani tiene un libro poggianto sulle ginocchia. Il suo viso è intenso e concentrato, con una profondità di pensiero che sembra emergere direttamente dalla scultura. Gli occhi, privi di iride, attirano immediatamente l'attenzione dello spettatore, creando un senso di inquietudine e mistero.

La scelta di rappresentare Tomasi di Lampedusa senza iride negli occhi è una scelta artistica molto forte. Secondo Vincenzo Greco, gli occhi sono stati conferiti al Gattopardo, il personaggio principale del romanzo di Lampedusa, che rappresenta il destino dell'aristocrazia siciliana in declino durante l'epoca del Risorgimento. In questo modo, la scultura evoca la complessità e la profondità del personaggio, che è stato descritto come un'incarnazione della Sicilia stessa.

La scultura di Tomasi di Lampedusa è stata esposta in diverse mostre d'arte in Italia e all'estero (artbasel Miami Florida), ricevendo grande apprezzamento dalla critica e dal pubblico. La sua bellezza e la sua forza evocativa sono state riconosciute come un tributo straordinario a uno dei più grandi scrittori italiani del XX secolo.

In conclusione, la scultura di Vincenzo Greco che ritrae Tomasi di Lampedusa è un'opera straordinaria che cattura l'essenza del personaggio in maniera unica ed evocativa. La scelta di rappresentare il personaggio senza iride negli occhi, conferendoli al Gattopardo, è un'idea geniale che evoca la complessità e la profondità del romanzo di Lampedusa. Questa scultura è un tributo straordinario a uno dei più grandi scrittori italiani del XX secolo e una testimonianza della straordinaria capacità dell'arte di catturare l'anima dei suoi soggetti.