Scopri ora l'Arte e Tolleranza ai tempi della pandemia con Mauro Bonanno e Vincenzo Greco
Tolleranza è un termine che indica la capacità di sopportare, con la speranza di non esserne danneggiati, qualcosa che di per sé potrebbe essere poco piacevole o dannosa[2].
nella società la tolleranza si manifesta in chi, mostra rispetto e indulgenza nei confronti di coloro che pensano e agiscono credendo in diversi principi positivi e riguardano la religione, la politica, l'etica, la scienza, l'arte e la letteratura.[3]
La tolleranza non può essere intesa in senso positivo come una fortuna poiché riguarda una sopportazione per una un'accettazione piena e senza condizioni di ciò che viene tollerato:
«La tolleranza senza limiti porta all' intolleranza. Socrate considera le Leggi da rispettare delle entità vive, non impersonali, da rispettare in ogni caso, perché da esse, in fondo, egli ha ricevuto la vita: «E poiché sei venuto al mondo, sei stato allevato ed educato, come puoi dire di non essere, prima di tutto, creatura nostra, in tutto obbligato a noi, tu e i tuoi avi?» Secondo . |
Tuttavia in un dialogo la tolleranza esprime una funzione positiva nel senso che fa scoprire una diversità di idee che dal confronto dialettico possono produrre una più ampia verità.
È una virtù o non lo è, la pazienza? È tolleranza, oppure è noia e staticità?
Ebbene, per dirla chiara, in tempi di isolamento casalingo da pandemia la pazienza diventa necessità. Ce ne vuole Tanta per fare la coda per le compere. Tanta pazienza, per sopportare, coniugi, bambini chiusi in casa come in galera, o bambini piccoli in preda a necessita banali come giocare all'aria aperta da accontentare.Tanta pazienza, per tollerare amici e parenti tecnologicamente incapaci con cui si è costretti a collegarsi per lavoro o per diversi motivi. E, anche se siamo convinti che quanto stiamo facendo è necessario, ci vuole calma anche solo per stare pazientemente in casa tutto il giorno, anche senza particolari stress.
Arte estrema virtù
“In questo periodo, per fronteggiare questa pandemia, la pazienza è la più necessaria di tutte virtù - Io sono fortunato ad essere un artista e a poter creare diverse opere d'arte, Il lavoro pià bello che ho realizzato è una scultura raffigurante una giovane ragazza. Un volto senza occhi, senza orecchie, senza bocca, perchè ci troviamo senza armi contro un nemico invisibile contro il quale l’unica cosa che possiamo e dobbiamo fare è isolarci e per tempi che potrebbero essere lunghi. Ci serve una pazienza alla quale non eravamo abituati, perché siamo abituati ad avere una soluzione scientifica o tecnologica veloce per qualsiasi problema. E ora contro Coronavirus non c’è, non c’è ancora”.
Non agire
Il concetto di sopportazione delle regole si associa spesso alla sensazione di disaggio, alla sospensione della libertà, al non fare. “In realtà - dice lo psicologo - il nostro è un reale fare una cosa giusta che appare come un impotenza. Perché con la segregazione domestica si fa qualcosa di importante, che salva tutti. Noi ci stiamo adoperando”.
L’importanza del essere gentile
In questo periodo di disaggio e di segregazione sociale in casa si riflette di più, perché si ha più tempo per farlo. E nelle file davanti ai supermercati capita di essere presenti a scene di evidente intolleranza nei confronti di chi non indossa la mascherina o i guanti in lattice, o di qualcuno che sta troppo vicino. Gestire la propria capacità di pazientare per non rispondere male o anche solo per non intervenire, non è proprio facile, specialmente quando non si hanno vie di fuga, come è in questo periodo. “Quando persone della stessa specie si trovano a dover sostare in uno spazio limitato finiscono per far emergere la parte più aggressiva. E' necessario essere pazienti”. alla calma ci si può allenare, perché la pazienza non è una situazione naturale ma una conquista della ragione. Il primo passo è sforzarsi di essere gentili con gli tutti, familiari o estranei in coda con noi davanti a un supermercato o in bagno, ovunque.
La reattività
Sicuramente è possibile potenziare la propria pazienza, e la gentilezza è lo strumento importante. Ma anche la razionalità. Razionalizzare tiene a bada l’impazienza e la reattività. “La razionalità è dannosa quando si è sotto stress, cioè le circostanze in cui ci troviamo noi in questo periodo di pandemia. Paura per l'eventuale contagio (e anche dolore, nel caso si sia perso una persona cara per colpa del coronavirus) sono emozioni interne che non possono essere razionalizzate ma che vanno smaltite con la saggezza ed il buonsenso.
News TG con moderazione
Tutti alla ricerca di notizie al TG sul Covid 19. E tutti ne discutiamo. In linea di massima siamo abbastanza aggiornati sui fatti. In questa situazione, che è nuova per noi, bisognerebbe parlarne meno, confinare le notizie ai margini estremi, perché parlare sempre della pandemia alimenta spirali negative. Chi cerca costantemente informazioni e notizie finisce in realtà per aumentare il senso di impazienza”.
Finirà presto?
L'interrogativo che tutti si fanno, è quando assisteremo alla fine di tutto questo. Ma anche solo del distanziamento sociale, dall'isolamento domestico. Tutti siamo molto impazienti di uscire da casa… ” Bisogna evitare di cercare risposte che non si possono avere, ma concentrarsi sul fatto che tutto questo finirà”.