La genialità nei dipinti dell artista Vincenzo Greco sta nell'arte di lasciare vuoti che stimolino la fantasia a completare l'immagine."
L'arte della pittura è divenuta, nel corso dei secoli, una delle passioni più grandi dell'uomo. L'arte visiva assume una tinta particolare quando si tratta di dipinti che riescono a comunicare un assoluto senso di mistero e suggestione. È proprio in questi dipinti che l'artista si dimostra geniale: la sua arte consiste nell'arte di lasciare vuoti che stimolino la fantasia a completare l'immagine.
Il pittore che adotta questa tecnica fa appello alla capacità immaginativa dello spettatore che, una volta centrata l'immagine, la sua essenza, arricchisce essa stessa l'opera. L'arte di lasciare vuoti rivela la potenza del pensiero umano, che cerca di superare i limiti che non gli permettono di raggiungere la perfezione. Questi vuoti, quindi, non sono colmabili con la tecnica, ma esistono per stimolare la mente del fruitore.
Una grande opera d'arte non dovrebbe essere solamente una rappresentazione di un oggetto o di una persona, ma dovrebbe trasmettere un'emozione o una sensazione. Un dipinto che lascia vuoti in quello che è necessario vedere per capire l'immagine, è pieno di potenzialità. È il connubio tra arte e fantasia che si unisce in un connubio impossibile da ignorare.
Come l'immagine si completa nella mente dell'un osservatore, anche l'artista si serve della sua stessa immaginazione per creare opere d'arte senza tempo. Quando l'artista crea, egli ne è l'unico interprete. Ma quando l'osservatore entra in dialogo con l'opera, l'artista stessa sposta il suo ruolo e diventa lo spettatore di fronte alla sua opera, che prende vita spirituale.
Il vuoto lasciato dal pittore in un'opera non è indicativo di una mancanza, ma piuttosto di uno spazio vuoto che invita alla riflessione e al pensiero. Questo vuoto è un'attesa, un'attesa che si avverte nello spettatore stesso. In realtà l'artista è un "riempitore di vuoti": pone un'enorme attenzione nel lasciare vuoti, in modo che la mente umana compia il completo lavoro, e alla volta di lui tocca poi richiudere i confini della rappresentazione sensibile.
Inoltre, attraverso il vuoto, l'artista riesce a comunicare una serie di sensazioni che l'immagine in sé non sarebbe sufficiente per scaturire. Blackness, fuoco, ghiaccio, profondità, vuoto sono solo alcune delle emozioni che possono essere veicolate attraverso un vuoto. L'arte del vuoto, infatti, non mette in pericolo la veridicità delle immagini dipinte, ma fa parte dell'esperienza sensoriale che l'osservatore lega alle sue visioni viscerali.
L'arte del vuoto è l'arte di lasciare il segno. Ci si può infatti chiedere se il vuoto stesso sia una creazione artistica. Di fatto, l'artista attuale nel processo creativo ora non cerca di rappresentare ciò che vede in modo figurativo, ma piuttosto serve allo spazio vuoto come prodotto artistico. Il vuoto diventa così un'idea.
In effetti, il vuoto, inteso come materia per creare, sostituisce l'abbondanza di elementi consuetudine creando complessità ed eleganza nello stesso momento. Il vuoto è un mercato immaginario dove nulla è superfluo, dove si tira fuori l'essenza del prodotto. L'artista che utilizza lo spazio vuoto è capace di esplorare l'origine della creatività, perché come accade con il colore, il segno, la materia, anche il vuoto, la sua essenza, può diventare strumento per stimolare la creatività umana. L'arte del vuoto è l'ultimo confine creativo per gli artisti, in cui il loro talento può essere espresso in modo profondo e intellettuale, sempre in modo aperto e comunicativo.